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I COMPRO ORO (ISBN: 978-88-941061-2-1)
Il crimine organizzato, in ogni periodo della storia, ha sempre avuto grande dimestichezza con gli intrecci economici, finanziari e societari nonché una straordinaria capacità di adeguarsi repentinamente alle tendenze dell’economia e della società.
Le attività da esse privilegiate consentono una forte circolazione del denaro, richiedono apporto di capitali ma uno scarso know-how gestionale, intervengono nei settori su cui sono consolidate le capacità di condizionamento del mercato.
Un fenomeno emergente a partire dal 2008, dalle caratteristiche sopra elencate, è la nuova realtà economica nel settore del commercio dell’oro, i c.d. “Compro Oro”: vere e proprie attività commerciali che acquistano metalli preziosi e, in cambio, offrono denaro contante ovvero un illusorio guadagno economico immediato. Il fenomeno ha assunto proporzioni notevoli, consentendo a questo modello commerciale di raggiungere ogni angolo della nostra nazione, fino ad arrivare a livelli numerici considerevoli ed affermarsi, nello scenario socio-economico degli ultimi tempi, come una realtà commerciale diffusa.
http://www.edicolea.com/portfolio/i-compro-oro/
STORIA DELLA PRIVACY (ISBN: 978-88-941061-5-2)
L’e-book si pone l’obiettivo di analizzare le origini del concetto di riservatezza (o privacy) approfondendo la relativa evoluzione di carattere storico e nello stesso tempo anche concettuale.
Come è noto la privacy è un termine inglese traducibile all’incirca con riservatezza, è il diritto alla riservatezza delle informazioni personali e della propria vita privata: the right to be let alone (lett. “il diritto di essere lasciati in pace”), secondo la formulazione del giurista statunitense Louis Brandeis che fu probabilmente il primo al mondo a formulare una legge sulla riservatezza.
In realtà comunemente per privacy si intende il diritto della persona di impedire che le informazioni che la riguardano vengano trattate da altri, a meno che il soggetto non abbia volontariamente prestato il proprio consenso.
Con l’introduzione dei primi strumenti tecnologici gli studiosi si sono posti il problema della necessità o meno di una specifica tutela avuto riguardo al rapporto tra “riservatezza-computer”; l’impiego dell’elaboratore elettronico, infatti, consente di impadronirsi ed archiviare informazioni che riguardano l’individuo, comprese quelle della sua vita privata sottoponendolo, così, ad una nuova forma di dominio, che si potrebbe chiamare “il potere informatico”.
Il “right to privacy” ha quindi acquistato un nuovo significato ed una nuova ampiezza, che non poteva avere secoli fa: questo ora consiste nel diritto, riconosciuto al cittadino, di esercitare anche un controllo sull’uso dei propri dati personali inseriti in un archivio elettronico.
Il diritto alla riservatezza, per effetto della nuova dimensione acquisita, non viene, infatti, più inteso in un senso puramente negativo, come facoltà di ripulsa delle intromissioni di estranei nella vita privata, o di rifiutare il consenso alla diffusione di informazioni sul proprio conto, di rinuncia alla partecipazione nella vita sociale; ma in senso positivo, come affermazione della libertà e dignità della persona, e come potere di limitare il potere informatico, controllandone i mezzi ed i fini.
Si è concepita così una nuova dimensione della privacy grazie allo sviluppo del progresso tecnologico e delle comunicazioni elettroniche. Naturalmente questa evoluzione si è ottenuta lentamente nel tempo ed attraverso la presente opera si cerca di tracciare e documentare l’iter evolutivo della riservatezza passando attraverso i secoli e le aree geografiche senza dimenticare ovviamente il nostro paese.